Ho visto su France 2 un vecchio ciclista che intervistato raccontava di come un episodio, un banale incidente, lo escluse da possibili successi al Tour. Gli ho visto negli occhi e nell'espressione l'emiparesi spirituale di chi rimane attaccato a un singolo momento del passato, con il rimpianto e un po' il compiacimento doloroso di non poterlo cambiare, con la triste mummificazione di chi non è riuscito a fare il passo decisivo per andare oltre quel disastro personale.
Da ragazzo ero rimasto molto colpito da Huis clos, dramma in cui uno degli schematici personaggi sartriani esclama "L'enfer c'est les autres", l'inferno sono gli altri, con il loro giudizio sulle nostre azioni privato della capacità di capire le nostre intenzioni.
In realtà quell'affermazione disperata è un lamento contro l'ineluttabilità di ciò che è stato, anzi di ciò che abbiamo fatto o di ciò che abbiamo omesso di fare, di quanto rimane lì pietrificato e irremovibile, capace addirittura di condizionarci per sempre.
Superamento è la parola nietzschiana che viene in soccorso a questa impasse, consapevolezza il metodo in grado di funzionare. Non è facile, ma vale sempre la pena provarci.
Invece di andare al mare, saliamo sul palco e facciamo musica. Per divertirci facendovi divertire. Per sballarci facendovi ballare. Per innamorarci facendovi innamorare. Vi ho già detto di non fidarvi delle parole degli altri (tipo queste, oppure queste, o queste, o ancora queste, per non dire di queste, nei commenti)... venite di persona!
Sabato 5 luglio Black Sound Machine Mi Cantino - via Dante, 6 - Monza (MI) - tel. 039 322970 verso le 22:30 inizieremo il concerto
Zu (voce) - Marina, Roberta e Sara (voci e cori) Angelo (sax tenore) - Ivan (tromba) - Mauro (sax tenore) - Sergio (sax contralto) Matteo (chitarra) - Alfredo (tastiera) - Enzo (basso) - Roberto (batteria)
Appuntamento con gli Esercizi di stile oggi dalle ore 18 alle 20 a Milano, presso l’internet point METAVERSE di via Plinio 48 (oppure a distanza tramite i commenti del blog). Zop, io ci vengo, probabilmente accompagnato da ranafatata.
Se devo dar retta alla teoria secondo cui il mondo che ci attornia è pregno di messaggi per noi, che tutto è leggibile: ogni evento, ogni configurazione, allora dovrei davvero prender fiato prima del balzo. Perché ciò che mi viene detto da ogni parte, con ogni mezzo, è: osa, muoviti, rischia, cambia.
Cacchio, non è mica facile buttarsi nel vuoto senza rete sperando che ti spuntino le ali piumate del giusto colore!
Il 5 luglio compie un anno il blog.
In luglio sono nato anche io, come mia madre e mia nonna. Sempre in luglio ho visto vincere il Mundial dopo un concerto dei Rolling Stones, ho superato l'esame di maturità e ho sentito suonare dal vivo Frank Zappa sopravvivendo in ambiente ostile (il "parco" del Redecesio).
Luglio è il mese in cui discussi la tesi di laurea uscendomene col bacio in fronte.
E alla festa che diedi prima di partire per la naja mi cantarono questo coretto, guidato da mio fratello Beppe e dal suo amico Edoardo:
Giulio / la lode presa in luglio / vedrai non servirà / ahi ahi ahi ahiiii
Giulio / alpino fin da luglio / vedrai che scoppierai / ahi ahi ahi ahiiii
Anche tu / lassù in montagna / penserai / alla tua fregna
Anche / se la voglia è molta / il mulo non ti ascolta / ti prego torna qua...